RSA APERTA

RSA APERTA / SERVIZI DOMICILIARI (DGR 7769/2018)

RSA APERTA / SERVIZI DOMICILIARI (DGR 7769/2018)

CHI SIAMO

L’Ente Gestore della RSA San Giuseppe è Universiis Società Cooperativa Sociale, nata ad Udine nel 1993.

La Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per anziani San Giuseppe è nata dall’iniziativa delle Parrocchie di Dalmine – da sempre protagoniste di attività né occasionali, né limitate, ma finalizzate a risolvere problemi di vero disagio sociale, che insieme e in accordo con la Diocesi di Bergamo, hanno dato vita a un Comitato Promotore ad hoc.

La Fondazione San Giuseppe ONLUS, proprietaria dell’immobile a far data dal mese di aprile 2013, ha scelto di affidare la gestione del presidio ad Universiis Società Cooperativa Sociale (ente non profit), con Sede a Udine, già presente in provincia di Bergamo anche nella gestione di altre strutture per anziani.

Universiis opera in tutto il territorio nazionale come soggetto “no profit” a capitale privato, nella gestione ed erogazione di servizi socio-sanitari rivolti ad anziani (RSA e Centri Diurni), minori, disabili (RSD) e persone con disagio psichico (Comunità Protette e Centri Diurni). Tali iniziative rispondono al bisogno di cura e assistenza di migliaia di persone attraverso l’opera di più di 2.000 collaboratori.

Universiis è ente erogatore del servizio sul distretto di Dalmine e opera da anni nell’ambito della terza età e della non autosufficienza attraverso servizi residenziali (RSA).

Si propone oggi, con il servizio Rsa Aperta (Servizi Domiciliari), di raggiungere le famiglie in difficoltà anche al loro domicilio, con interventi e prestazioni individualizzate e realizzate dai suoi professionisti: medici, infermieri, operatori d’assistenza Asa/Oss, educatori professionali, fisioterapisti, assistente sociale e psicologo.

 

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Delibera Regione Lombardia N°X/7769 seduta del 17/01/2018 “Interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili ai sensi della DGR 116/2013: terzo provvedimento attuativo – consolidamento del percorso di attivazione e monitoraggio delle misure innovative previste dalla D.G.R. 2942/2014 in funzione della qualificazione dei servizi offerti e della continuità assistenziale.

 

RSA APERTA / SERVIZI DOMICILIARI (DGR 7769/2018): FINALITÀ DEL SERVIZIO

RSA Aperta è un servizio sperimentale gratuito, introdotto da Regione Lombardia dal 2014 (DGR n.856/13; DGR 2942/14), che offre la possibilità di accedere a interventi di natura prioritariamente sociosanitaria a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili, finalizzati a supportare la permanenza della persona a domicilio valorizzandone le competenze.

A seguito della nuova delibera della giunta regionale del 17 gennaio 2018, DGR n.X/7769, entro il mese di aprile verrà predisposto e attuato il nuovo piano di accoglienza delle domande di accesso al servizio e di interventi operativi rivolti agli utenti, sia già beneficiari della misura sia nuovi richiedenti.
La misura di Rsa Aperta, come descritto nell’ultima delibera regionale, riconosce la possibilità di erogare diverse tipologie di interventi, sia all’interno delle strutture, consentendo ad alcuni utenti precedentemente valutati idonei, l’accesso anche per poche ore, sia all’esterno direttamente presso il proprio domicilio.
Attraverso interventi qualificati si sostiene il mantenimento il più a lungo possibile delle capacità residue delle persone beneficiarie e ci si propone di rallentare il decadimento delle diverse funzioni, evitando e/o ritardando il ricorso al ricovero definitivo in struttura. La misura offre inoltre un sostegno al caregiver nell’espletamento delle attività di assistenza dallo stesso assicurate, attraverso interventi mirati che non sono sostitutivi di quelli già garantiti dagli altri servizi della rete assistenziale.

Sulla base delle condizioni di salute della persona e a seguito di una valutazione dei suoi bisogni, il servizio fornisce un set di interventi assistenziali di natura sociosanitaria definito all’interno di un progetto individuale e un piano d’assistenza.

La durata della presa in carico dell’utente e dei progetti d’intervento sono variabili e seguono l’andamento delle condizioni di salute globale della persona e del nucleo familiare di supporto. E’ compito degli operatori del servizio individuare le situazioni tali per cui risulta più opportuno indirizzare e accompagnare la famiglia verso altre tipologie di servizi e/o strutture più idonee al grado di benessere individuale e familiare specifico.

 

DESTINATARI E REQUISITI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI

I destinatari del Servizio RSA APERTA, secondo la DGR N.X/7769, sono:

  • Persone affette da demenza certificata da un medico specialista neurologo o geriatra di struttura pubblica o privata (ex U.V.A. ora CDCD)
  • Persone anziane di età pari o superiore ai 75 anni, in condizioni di non autosufficienza in possesso di verbale d’invalidità civile al 100%

 

I requisiti per l’accesso al servizio prevedono inoltre:

  • la presenza e la disponibilità di almeno un caregiver familiare e/o professionale, ovvero un soggetto che si prende cura e presta assistenza alla persona nell’arco della giornata e della settimana (non è necessario che sia convivente);
  • la compatibilità con altri servizi/interventi regionali della rete sociosanitaria; la fruizione di Rsa Aperta è consentita con le altre misure socio assistenziali, quali FNA, misura B2, SAD, ADI esclusivamente di tipo prestazionale e/o di soli prelievi. Non è possibile usufruire del servizio di Rsa Aperta se attivi altre misure quali ADI, misura B1. Nel caso in cui uno di questi servizi venga attivato in corso di Rsa Aperta l’utente e/o il familiare di riferimento è tenuto a comunicare con l’ente gestore la decisione in merito alla rinuncia di uno dei servizi. La misura può essere ripresa/riattivata solo al termine dell’altro intervento.
  • in riferimento alle persone anziane riconosciute invalide civili al 100%, la somministrazione di una scala di valutazione del livello di autonomia della persona (Scala di Barthel modificata), il cui punteggio consentito per accedere al servizio dev’essere compreso tra 0 e 24, indice di grave compromissione della persona con necessità di sostegno importante da parte di familiari/caregiver professionali.

La Scala di Barthel modificata verrà somministrata in sede della prima valutazione domiciliare.

 

COME ATTIVARE LA MISURA RSA APERTA

Il cittadino interessato alla misura, o un suo familiare, può presentare la richiesta cartacea direttamente all’ente gestore scelto.
Oppure si può inviare la domanda, completa di documentazione richiesta, all’indirizzo mail:
Il modulo di presentazione della domanda di accesso è disponibile in forma cartacea presso la reception della “RSA San Giuseppe”di Dalmine, in via Locatelli, 6.

Per ritenere valida la presentazione della domanda di accesso è necessario allegare la seguente documentazione:

  • CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DI DEMENZA/ALZHEIMER (solo per persone affette da demenza);
  • COPIA DEL VERBALE DI INVALIDITÀ CIVILE (per persone anziane non autosufficienti);
  • COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ DELL’INTERESSATO ALL’EROGAZIONE DELLA MISURA;
  • COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ DI CHI FIRMA LA DOMANDA (se diverso dall’interessato al beneficio della misura);
  • Copia dell’eventuale documentazione sanitaria e socio-sanitaria attestante le condizioni clinico-funzionali (solo se già posseduta).

La verifica dei requisiti d’accesso verrà effettuata entro 5 giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda. Successivamente verrà comunicata per via telefonica l’idoneità o l’incompatibilità con il servizio e l’iter conseguente.

 

MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO E CRITERI DI EROGAZIONE

Valutazione multidimensionale

In caso di verifica positiva dei requisiti di accesso il servizio predispone, entro 10 giorni, l’appuntamento per una visita multidimensionale a domicilio, effettuata da un medico e da un’altra figura professionale (assistente sociale/psicologo/educatore/terapista della riabilitazione).
Nell’ambito della valutazione multidimensionale di persone affette da demenza è prevista venga somministrata al caregiver la scala CBI (Caregiver Burden Inventory) di misurazione dello stress e alla persona la scala CDR (Clinical Demential Rating) o altre simili, in grado di assicurare una valutazione della gravità della demenza che dovrà sempre essere espressa (lieve, moderata, grave, gravissima).
Per la valutazione multidimensionale di persone anziane ultra75enni si prevede la somministrazione al caregiver della scala CBI per la misurazione dello stress e all’anziano della scala di Barthel Index Modificata (BIM).
Tale valutazione, considerando sia aspetti di natura clinico-sanitaria sia di natura socio-ambientale e relazionale, ha lo scopo di:

  • verificare, solo se la persona ha un certificato d’invalidità, il punteggio della Scala di Barthel modificata (0-24), ritenuto requisito necessario di idoneità al servizio
  • individuare i bisogni specifici dell’utente e del caregiver utili a predisporre un progetto ed un piano di assistenza individuali, tramite la somministrazione di scale per la rilevazione della gravità delle condizioni dell’utente e del livello di stress della persona di riferimento

Progetto Individualizzato e Piano d’Assistenza Individuale

In caso di esito positivo alla valutazione multidimensionale vengono definiti il progetto individualizzato (P.I.), con durata non superiore ai tre mesi, e il piano di assistenza individuale (P.A.I.), da presentare, condividere e sottoscrivere con l’interessato, o suo amministratore di sostegno, e il/i caregiver di riferimento.
Nel PAI sono specificate la/le figura/e professionali che verranno attivate, la quantità di prestazioni, la frequenza, le modalità e i tempi di attuazione.
È facoltà dell’utente/caregiver accettare o meno la proposta dell’erogatore.
Se la proposta viene accettata vengono concordati i tempi di avvio, entro i 30 giorni successivi alla data di stesura del P.I.
Laddove la situazione clinico-assistenziale lo richieda, il servizio provvederà a fornire adeguate informazioni e aggiornamenti del progetto individuale d’intervento al medico di medicina generale della persona ed eventualmente al Servizio Sociale comunale.

Avvio degli interventi

L’attivazione e la calendarizzazione degli interventi, a domicilio o presso l’RSA, viene concordata nel P.A.I. sulla base delle esigenze dell’utente/famiglia e della programmazione del piano di lavoro settimanale degli operatori.

Sospensioni e interruzioni

Le interruzioni della misura inferiori a 15 giorni non prevedono la sospensione della presa in carico della persona. Qualora la motivazione sia legata ad un ricovero ospedaliero, indipendentemente dalla durata della degenza, il piano individualizzato andrà necessariamente rivalutato al ritorno dell’utente al proprio domicilio.
Interruzioni superiori a 15 giorni comportano la formale sospensione della presa in carico, mentre se superiori a 30 giorni è prevista la chiusura del servizio.
Anche la presa in carico presso altre unità d’offerta sociosanitarie prevede la chiusura del progetto.

Figure professionali coinvolte

La misura di Rsa Aperta, così come elaborata dalla nuova DGR n.X/7769, tiene conto di una pluralità di bisogni, sia della persona interessata sia del caregiver di riferimento, e, in un’ottica di supporto alla permanenza a domicilio e di valorizzazione di competenze individuali a sostegno della famiglia, propone interventi di qualità diversificati svolti di profili professionali specifici, quali:

  • Medico
  • Assistente sociale
  • Psicologo
  • Educatore
  • Infermiere
  • ASA/OSS/OTA
  • Fisioterapista / Laureato in scienze motorie / Psicomotricista / Terapista occupazionale
  • Dietista / Nutrizionista / Logopedista / Laureato in scienze dell’alimentazione
  • Animatore/ Arteterapista / Musicoterapista

Tipologia di prestazioni offerte

In un’ottica di maggior appropriatezza, sono state differenziate le tipologie degli interventi in relazione alle condizioni di salute e del grado di demenza della persona.

Interventi per persone affette da demenza certificata

Gli interventi che si rivolgono a persone affette da demenza sono differenziati in relazione al livello di gravità della malattia per ambito, durata e modalità di erogazione.

Le prestazioni previste alla persona sono:

  • Interventi di igiene personale completa
  • Interventi di stimolazione/mantenimento delle capacità motorie
  • Interventi di riabilitazione motoria
  • Interventi di stimolazione cognitiva
  • Interventi di sostegno in caso di disturbi comportamentali
  • Interventi di mantenimento delle capacità residue e prevenzione danni terziari

Le prestazioni di supporto al caregiver/famiglia sono:

  • Interventi di supporto psicologico al caregiver
  • Consulenza/addestramento alla famiglia per l’adattamento e la protesizzazione degli ambienti
  • Consulenza alla famiglia per la gestione dei disturbi del comportamento
  • Interventi di nursing, finalizzati ad aiutare i familiari ad adottare soluzioni per gestire le difficoltà legate all’assistenza quotidiana
  • Interventi per problematiche legate alla malnutrizione/disfagia
  • Ricoveri di sollievo (massimo 30 giorni annui)

È previsto che alcune prestazioni possano essere erogate, dopo valutazione, non solo a domicilio ma anche in struttura, a livello individuale o di gruppo.

Interventi per persone anziane over 75 non autosufficienti

Gli interventi a domicilio che si rivolgono alle persone anziane non autosufficienti sono finalizzate per lo più al supporto del caregiver nella gestione delle problematiche legate alla assistenza quotidiana, all’alleggerire e/o sostenere il carico emotivo della famiglia e al mantenimento delle capacità residue dell’utente:

  • Interventi per il mantenimento delle abilità residue
  • Consulenza/addestramento alla famiglia per la protesizzazione degli ambienti abitativi
  • Consulenza alla famiglia per la gestione di problematiche specifiche relative all’alimentazione
  • Consulenza alla famiglia per la gestione di problematiche specifiche relative all’igiene personale
  • Interventi occasionali e limitati nel tempo di sostituzione del caregiver (non superiore a 7/giorno)
  • Accoglienza in RSA per un sopporto a caregiver sono in territori sprovvisti di CDI:
    Accoglienza diurna presso RSA nel limite massimo del 20% dei posti autorizzati e comunque con un numero non superiore a n. 5 persone, provenienti dall’esterno, contemporaneamente presenti. Possono essere utilizzati gli spazi per attività diurne all’interno delle aree generali e di supporto.

Per ogni persona beneficiaria della misura, deve essere assicurato uno standard aggiuntivo a quello reso per gli ospiti ordinari, rapportato al numero e alla frequenza, pari a:

  • 48 min/die per frequenza minima di 4 ore;
  • 96 min/die per frequenza oltre le 4 ore.

Sono erogabili nel limite massimo di due accessi settimanali, con durata minima di 4 ore, escluso il tempo di trasporto e solo in territori sprovvisti di CDI.

Le prestazioni erogabili in gruppo all’interno della RSA o sul territorio comprendono:

  • Interventi di mantenimento delle abilità residue in gruppo
  • Uscite sul territorio di gruppo (visite musei, mostre, mercato, cinema…) organizzate dall’équipe della casa di riposo
  • Accoglienza in RSA per supporto al caregiver per giornata part-time (4h) o per giornata intera, con quota di compartecipazione per merenda e pasti (non superiore a 2 giorni/settimana)

ORARI DI SERVIZIO

Le prestazioni possono essere erogate, sulla base della valutazione del bisogno e della disponibilità del Servizio, da lunedì a venerdì dalle 7.00 alle 19.00, il sabato dalle 7.00 alle 12.00. Verranno valutate richieste di servizi in altre fasce orarie.

COSTI DEI SERVIZI

Nella D.G. Regione Lombardia X/7769, vengono riportati il valore degli interventi e delle prestazioni.

 

CONTATTI

RSA Fondazione San Giuseppe

Viale Locatelli, 6 – 24044 Dalmine (BG)

Tel: 035 0170210 – Fax: 035 0170217

E-mail:

Referente del Servizio:

Dott.ssa Patrizia Ubiali

Tel. 388/9835921

e-mail:

CHI SIAMO

L’Ente Gestore della RSA San Giuseppe è Universiis Società Cooperativa Sociale, nata ad Udine nel 1993.

La Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per anziani San Giuseppe è nata dall’iniziativa delle Parrocchie di Dalmine – da sempre protagoniste di attività né occasionali, né limitate, ma finalizzate a risolvere problemi di vero disagio sociale, che insieme e in accordo con la Diocesi di Bergamo, hanno dato vita a un Comitato Promotore ad hoc.

La Fondazione San Giuseppe ONLUS, proprietaria dell’immobile a far data dal mese di aprile 2013, ha scelto di affidare la gestione del presidio ad Universiis Società Cooperativa Sociale (ente non profit), con Sede a Udine, già presente in provincia di Bergamo anche nella gestione di altre strutture per anziani.

Universiis opera in tutto il territorio nazionale come soggetto “no profit” a capitale privato, nella gestione ed erogazione di servizi socio-sanitari rivolti ad anziani (RSA e Centri Diurni), minori, disabili (RSD) e persone con disagio psichico (Comunità Protette e Centri Diurni). Tali iniziative rispondono al bisogno di cura e assistenza di migliaia di persone attraverso l’opera di più di 2.000 collaboratori.

Universiis è ente erogatore del servizio sul distretto di Dalmine e opera da anni nell’ambito della terza età e della non autosufficienza attraverso servizi residenziali (RSA).

Si propone oggi, con il servizio Rsa Aperta (Servizi Domiciliari), di raggiungere le famiglie in difficoltà anche al loro domicilio, con interventi e prestazioni individualizzate e realizzate dai suoi professionisti: medici, infermieri, operatori d’assistenza Asa/Oss, educatori professionali, fisioterapisti, assistente sociale e psicologo.

 

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Delibera Regione Lombardia N°X/7769 seduta del 17/01/2018 “Interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili ai sensi della DGR 116/2013: terzo provvedimento attuativo – consolidamento del percorso di attivazione e monitoraggio delle misure innovative previste dalla D.G.R. 2942/2014 in funzione della qualificazione dei servizi offerti e della continuità assistenziale.

RSA APERTA / SERVIZI DOMICILIARI (DGR 7769/2018): FINALITÀ DEL SERVIZIO

RSA Aperta è un servizio sperimentale gratuito, introdotto da Regione Lombardia dal 2014 (DGR n.856/13; DGR 2942/14), che offre la possibilità di accedere a interventi di natura prioritariamente sociosanitaria a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili, finalizzati a supportare la permanenza della persona a domicilio valorizzandone le competenze.

A seguito della nuova delibera della giunta regionale del 17 gennaio 2018, DGR n.X/7769, entro il mese di aprile verrà predisposto e attuato il nuovo piano di accoglienza delle domande di accesso al servizio e di interventi operativi rivolti agli utenti, sia già beneficiari della misura sia nuovi richiedenti.
La misura di Rsa Aperta, come descritto nell’ultima delibera regionale, riconosce la possibilità di erogare diverse tipologie di interventi, sia all’interno delle strutture, consentendo ad alcuni utenti precedentemente valutati idonei, l’accesso anche per poche ore, sia all’esterno direttamente presso il proprio domicilio.
Attraverso interventi qualificati si sostiene il mantenimento il più a lungo possibile delle capacità residue delle persone beneficiarie e ci si propone di rallentare il decadimento delle diverse funzioni, evitando e/o ritardando il ricorso al ricovero definitivo in struttura. La misura offre inoltre un sostegno al caregiver nell’espletamento delle attività di assistenza dallo stesso assicurate, attraverso interventi mirati che non sono sostitutivi di quelli già garantiti dagli altri servizi della rete assistenziale.

Sulla base delle condizioni di salute della persona e a seguito di una valutazione dei suoi bisogni, il servizio fornisce un set di interventi assistenziali di natura sociosanitaria definito all’interno di un progetto individuale e un piano d’assistenza.

La durata della presa in carico dell’utente e dei progetti d’intervento sono variabili e seguono l’andamento delle condizioni di salute globale della persona e del nucleo familiare di supporto. E’ compito degli operatori del servizio individuare le situazioni tali per cui risulta più opportuno indirizzare e accompagnare la famiglia verso altre tipologie di servizi e/o strutture più idonee al grado di benessere individuale e familiare specifico.

DESTINATARI E REQUISITI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI

I destinatari del Servizio RSA APERTA, secondo la DGR N.X/7769, sono:

  • Persone affette da demenza certificata da un medico specialista neurologo o geriatra di struttura pubblica o privata (ex U.V.A. ora CDCD)
  • Persone anziane di età pari o superiore ai 75 anni, in condizioni di non autosufficienza in possesso di verbale d’invalidità civile al 100%

I requisiti per l’accesso al servizio prevedono inoltre:

  • la presenza e la disponibilità di almeno un caregiver familiare e/o professionale, ovvero un soggetto che si prende cura e presta assistenza alla persona nell’arco della giornata e della settimana (non è necessario che sia convivente);
  • la compatibilità con altri servizi/interventi regionali della rete sociosanitaria; la fruizione di Rsa Aperta è consentita con le altre misure socio assistenziali, quali FNA, misura B2, SAD, ADI esclusivamente di tipo prestazionale e/o di soli prelievi. Non è possibile usufruire del servizio di Rsa Aperta se attivi altre misure quali ADI, misura B1. Nel caso in cui uno di questi servizi venga attivato in corso di Rsa Aperta l’utente e/o il familiare di riferimento è tenuto a comunicare con l’ente gestore la decisione in merito alla rinuncia di uno dei servizi. La misura può essere ripresa/riattivata solo al termine dell’altro intervento.
  • in riferimento alle persone anziane riconosciute invalide civili al 100%, la somministrazione di una scala di valutazione del livello di autonomia della persona (Scala di Barthel modificata), il cui punteggio consentito per accedere al servizio dev’essere compreso tra 0 e 24, indice di grave compromissione della persona con necessità di sostegno importante da parte di familiari/caregiver professionali.

La Scala di Barthel modificata verrà somministrata in sede della prima valutazione domiciliare.

 

COME ATTIVARE LA MISURA RSA APERTA

Il cittadino interessato alla misura, o un suo familiare, può presentare la richiesta cartacea direttamente all’ente gestore scelto.
Oppure si può inviare la domanda, completa di documentazione richiesta, all’indirizzo mail:
Il modulo di presentazione della domanda di accesso è disponibile in forma cartacea presso la reception della “RSA San Giuseppe”di Dalmine, in via Locatelli, 6.

Per ritenere valida la presentazione della domanda di accesso è necessario allegare la seguente documentazione:

  • CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA DI DEMENZA/ALZHEIMER (solo per persone affette da demenza);
  • COPIA DEL VERBALE DI INVALIDITÀ CIVILE (per persone anziane non autosufficienti);
  • COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ DELL’INTERESSATO ALL’EROGAZIONE DELLA MISURA;
  • COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ IN CORSO DI VALIDITÀ DI CHI FIRMA LA DOMANDA (se diverso dall’interessato al beneficio della misura);
  • Copia dell’eventuale documentazione sanitaria e socio-sanitaria attestante le condizioni clinico-funzionali (solo se già posseduta).

La verifica dei requisiti d’accesso verrà effettuata entro 5 giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda. Successivamente verrà comunicata per via telefonica l’idoneità o l’incompatibilità con il servizio e l’iter conseguente.

MODALITÀ DI ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO E CRITERI DI EROGAZIONE

Valutazione multidimensionale

In caso di verifica positiva dei requisiti di accesso il servizio predispone, entro 10 giorni, l’appuntamento per una visita multidimensionale a domicilio, effettuata da un medico e da un’altra figura professionale (assistente sociale/psicologo/educatore/terapista della riabilitazione).
Nell’ambito della valutazione multidimensionale di persone affette da demenza è prevista venga somministrata al caregiver la scala CBI (Caregiver Burden Inventory) di misurazione dello stress e alla persona la scala CDR (Clinical Demential Rating) o altre simili, in grado di assicurare una valutazione della gravità della demenza che dovrà sempre essere espressa (lieve, moderata, grave, gravissima).
Per la valutazione multidimensionale di persone anziane ultra75enni si prevede la somministrazione al caregiver della scala CBI per la misurazione dello stress e all’anziano della scala di Barthel Index Modificata (BIM).
Tale valutazione, considerando sia aspetti di natura clinico-sanitaria sia di natura socio-ambientale e relazionale, ha lo scopo di:

  • verificare, solo se la persona ha un certificato d’invalidità, il punteggio della Scala di Barthel modificata (0-24), ritenuto requisito necessario di idoneità al servizio
  • individuare i bisogni specifici dell’utente e del caregiver utili a predisporre un progetto ed un piano di assistenza individuali, tramite la somministrazione di scale per la rilevazione della gravità delle condizioni dell’utente e del livello di stress della persona di riferimento.

Progetto Individualizzato e Piano d’Assistenza Individuale

In caso di esito positivo alla valutazione multidimensionale vengono definiti il progetto individualizzato (P.I.), con durata non superiore ai tre mesi, e il piano di assistenza individuale (P.A.I.), da presentare, condividere e sottoscrivere con l’interessato, o suo amministratore di sostegno, e il/i caregiver di riferimento.
Nel PAI sono specificate la/le figura/e professionali che verranno attivate, la quantità di prestazioni, la frequenza, le modalità e i tempi di attuazione.
E’ facoltà dell’utente/caregiver accettare o meno la proposta dell’erogatore.
Se la proposta viene accettata vengono concordati i tempi di avvio, entro i 30 giorni successivi alla data di stesura del P.I.
Laddove la situazione clinico-assistenziale lo richieda, il servizio provvederà a fornire adeguate informazioni e aggiornamenti del progetto individuale d’intervento al medico di medicina generale della persona ed eventualmente al Servizio Sociale comunale.

Avvio degli interventi

L’attivazione e la calendarizzazione degli interventi, a domicilio o presso l’RSA, viene concordata nel P.A.I. sulla base delle esigenze dell’utente/famiglia e della programmazione del piano di lavoro settimanale degli operatori.

 

Sospensioni e interruzioni

Le interruzioni della misura inferiori a 15 giorni non prevedono la sospensione della presa in carico della persona. Qualora la motivazione sia legata ad un ricovero ospedaliero, indipendentemente dalla durata della degenza, il piano individualizzato andrà necessariamente rivalutato al ritorno dell’utente al proprio domicilio.
Interruzioni superiori a 15 giorni comportano la formale sospensione della presa in carico, mentre se superiori a 30 giorni è prevista la chiusura del servizio.
Anche la presa in carico presso altre unità d’offerta sociosanitarie prevede la chiusura del progetto.

Figure professionali coinvolte

La misura di Rsa Aperta, così come elaborata dalla nuova DGR n.X/7769, tiene conto di una pluralità di bisogni, sia della persona interessata sia del caregiver di riferimento, e, in un’ottica di supporto alla permanenza a domicilio e di valorizzazione di competenze individuali a sostegno della famiglia, propone interventi di qualità diversificati svolti di profili professionali specifici, quali:

  • Medico
  • Assistente sociale
  • Psicologo
  • Educatore
  • Infermiere
  • ASA/OSS/OTA
  • Fisioterapista / Laureato in scienze motorie / Psicomotricista / Terapista occupazionale
  • Dietista / Nutrizionista / Logopedista / Laureato in scienze dell’alimentazione
  • Animatore/ Arteterapista / Musicoterapista

Tipologia di prestazioni offerte

In un’ottica di maggior appropriatezza, sono state differenziate le tipologie degli interventi in relazione alle condizioni di salute e del grado di demenza della persona.

Interventi per persone affette da demenza certificata

Gli interventi che si rivolgono a persone affette da demenza sono differenziati in relazione al livello di gravità della malattia per ambito, durata e modalità di erogazione.

Le prestazioni previste alla persona sono:

  • Interventi di igiene personale completa
  • Interventi di stimolazione/mantenimento delle capacità motorie
  • Interventi di riabilitazione motoria
  • Interventi di stimolazione cognitiva
  • Interventi di sostegno in caso di disturbi comportamentali
  • Interventi di mantenimento delle capacità residue e prevenzione danni terziari

Le prestazioni di supporto al caregiver/famiglia sono:

  • Interventi di supporto psicologico al caregiver
  • Consulenza/addestramento alla famiglia per l’adattamento e la protesizzazione degli ambienti
  • Consulenza alla famiglia per la gestione dei disturbi del comportamento
  • Interventi di nursing, finalizzati ad aiutare i familiari ad adottare soluzioni per gestire le difficoltà legate all’assistenza quotidiana
  • Interventi per problematiche legate alla malnutrizione/disfagia
  • Ricoveri di sollievo (massimo 30 giorni annui)

È previsto che alcune prestazioni possano essere erogate, dopo valutazione, non solo a domicilio ma anche in struttura, a livello individuale o di gruppo.

 

Interventi per persone anziane over 75 non autosufficienti

Gli interventi a domicilio che si rivolgono alle persone anziane non autosufficienti sono finalizzate per lo più al supporto del caregiver nella gestione delle problematiche legate alla assistenza quotidiana, all’alleggerire e/o sostenere il carico emotivo della famiglia e al mantenimento delle capacità residue dell’utente:

  • Interventi per il mantenimento delle abilità residue
  • Consulenza/addestramento alla famiglia per la protesizzazione degli ambienti abitativi
  • Consulenza alla famiglia per la gestione di problematiche specifiche relative all’alimentazione
  • Consulenza alla famiglia per la gestione di problematiche specifiche relative all’igiene personale
  • Interventi occasionali e limitati nel tempo di sostituzione del caregiver (non superiore a 7/giorno)
  • Accoglienza in RSA per un sopporto a caregiver sono in territori sprovvisti di CDI:
    Accoglienza diurna presso RSA nel limite massimo del 20% dei posti autorizzati e comunque con un numero non superiore a n. 5 persone, provenienti dall’esterno, contemporaneamente presenti. Possono essere utilizzati gli spazi per attività diurne all’interno delle aree generali e di supporto.

Per ogni persona beneficiaria della misura, deve essere assicurato uno standard aggiuntivo a quello reso per gli ospiti ordinari, rapportato al numero e alla frequenza, pari a:

  • 48 min/die per frequenza minima di 4 ore;
  • 96 min/die per frequenza oltre le 4 ore.

Sono erogabili nel limite massimo di due accessi settimanali, con durata minima di 4 ore, escluso il tempo di trasporto e solo in territori sprovvisti di CDI.

 

Le prestazioni erogabili in gruppo all’interno della RSA o sul territorio comprendono:

  • Interventi di mantenimento delle abilità residue in gruppo
  • Uscite sul territorio di gruppo (visite musei, mostre, mercato, cinema…) organizzate dall’équipe della casa di riposo
  • Accoglienza in RSA per supporto al caregiver per giornata part-time (4h) o per giornata intera, con quota di compartecipazione per merenda e pasti (non superiore a 2 giorni/settimana)

ORARI DI SERVIZIO

Le prestazioni possono essere erogate, sulla base della valutazione del bisogno e della disponibilità del Servizio, da lunedì a venerdì dalle 7.00 alle 19.00, il sabato dalle 7.00 alle 12.00. Verranno valutate richieste di servizi in altre fasce orarie.

COSTI DEI SERVIZI

Nella D.G. Regione Lombardia X/7769, vengono riportati il valore degli interventi e delle prestazioni.

CONTATTI

RSA Fondazione San Giuseppe

Viale Locatelli, 6 – 24044 Dalmine (BG)

Tel: 035 0170210 – Fax: 035 0170217

E-mail:

Referente del Servizio:

Dott.ssa Patrizia Ubiali

Tel. 388/9835921

e-mail: